La due diligence di Concrete Investing

La pubblicazione di una nuova Offerta sul nostro portale e la conseguente raccolta di sottoscrizioni degli investitori rappresenta una parte importante ma non certamente totalizzante dell’attività di un gestore di equity crowdfunding come Concrete Investing.
Nel momento in cui gli investitori sono nelle condizioni di analizzare un nuovo progetto immobiliare per valutare un eventuale investimento significa che si è concluso positivamente un processo strutturato e quanto più completo possibile di analisi da parte di Concrete Investing, supportato sia da valutatori esterni, come per esempio di REC del Politecnico di Milano, sia da interlocuzioni con altri stakeholder del mercato.

La bontà di questo fondamentale impegno si palesa, oltre che dal successo delle offerte, anche dal quotidiano confronto con i nostri investitori, rappresentando fin dall’inizio della nostra attività uno dei principali punti di forza del nostro modello.

Gli elementi sui quali si concentra la fase di due diligence precedente alla raccolta sono principalmente tre: sviluppatore, operazione e condizioni d’Offerta. Ciascuna di queste componenti comprende diversi aspetti da approfondire e valutare in collaborazione con il soggetto proponente. Vediamoli nel dettaglio.

Lo Sviluppatore

Per quanto riguarda lo Sviluppatore, la nostra attenzione si concentra su:

  • professionalità ed expertise;
  • struttura e adeguato presidio delle funzioni tecniche, amministrative e finanziarie;
  • reputazione e track record, inteso non solo come numero di operazioni ma anche in termini di qualità dei progetti, oltre che rispetto dei piani e delle tempistiche;
  • solidità economica e patrimoniale;
  • orientamento alla trasparenza e alla comunicazione.

È per questo che Concrete Investing ha finora proposto progetti di operatori del calibro di Impresa Rusconi, FCMA, Borgosesia, Immobiliare Percassi, Bluestone, Gruppo Building e Bell Group.

L’Operazione

Passando alla valutazione dell’Operazione, Concrete Investing analizza la localizzazione (intesa come dinamicità del mercato locale e livello di interesse del contesto), la destinazione d’uso (es. residenziale, retail, direzionale, hospitality) e la tipologia dell’intervento (costruzione o riqualificazione), oltre che la sua dimensione, la fase di maturità/tempistiche, la struttura finanziaria dell’operazione, la coerenza con il track record dello Sviluppatore e le modalità di exit da parte degli investitori.

L’ultimo aspetto che viene analizzato, fondamentale per gli investitori, riguarda le condizioni specifiche di Offerta. È infatti in questa fase che si valutano, nella più piena collaborazione con l’emittente:

Le condizioni d’Offerta

Infine, trovata quadratura degli elementi appena illustrati, l’avvio dell’Offerta può essere a sua volta subordinata al raggiungimento di determinate condizioni come ad esempio l’ottenimento di un atto formale, un titolo edilizio, autorizzazioni specifiche o un determinato livello di vendite.

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Sulla scia di quanto illustrato non risulterà difficile comprendere come solo una minima parte delle operazioni su cui il team di analisi ha lavorato negli ultimi anni è stata oggetto di un’offerta di equity crowdfunding: su circa 500 proposte analizzate, il 10% è stato sottoposto ad un’analisi più approfondita con la finalità di renderlo un prodotto finanziario che potesse rispondere all’interesse e alle esigenze dei nostri investitori, sia retail che professionali. Solo il 2% del totale, al termine della nostra valutazione è stato pubblicato online con la conseguente raccolta di capitali.

Per conoscere i dettagli delle nostre proposte e accedere ai materiali informativi delle prossime Offerte è sufficiente iscriversi gratuitamente al nostro portale con la propria mail.